Dolcissimo Shelley *.*
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Inno alla Bellezza Intellettuale
Percy Bysshe Shelley, insieme a Byron e Keats, Shakespeare, Milton, Donne e Blake, Parnell, Young, Gray, è uno dei più grandi Poeti Inglesi. Appartiene al Romanticismo Inglese, e le Sue Poesie sono sublimi, immaginifiche, ricchi di elementi oscuri, cupi, tragici, esangui, dolorosi (Roberto Sanesi definisce la Poesia Shelleyana così: "Shelley [...] intuì nell'immaginazione una forza totalizzante e dinamica, capace di superare la realtà immobile e priva di significato morale studiata dalla scienza, fino a giungere, unendosi a tale intelligenza scientifica, a creare un ethos estetico. La poesia, scrive Shelley, è nello stesso tempo il centro e la circonferenza della conoscenza [...] la consapevolezza del disfacimento, del dolore e della morte")
Il Poeta è morto tragicamente: è annegato nel 1822, durante una tempesta che travolse la barca sulla quale viaggiava.
Con questi scritti, rendo Omaggio a questo Angelo.
"Lucretia
is my love in vein
when thy tears bleed sweeter
than the midsummer rain?"
"Evening minuetto in a castle by the sea
a jewel more radiant than the moon
lowered her mask to me"
"In Adoration of the Moon and Thee... They call as I to Thee"
"Nocternity... She shall come for me"
(Cradle of Filth - Dusk and Her Embrace era - sono più che certa che Shelley lo avrebbe apprezzato, e io, con Lui)
***
Percy Bysshe Shelley, "Il Trionfo della Vita"
"Inno alla Bellezza Intellettuale"
Scritto tra il 23 e il 29 giugno 1816, "sotto l'influsso di sentimenti che mi turbarono fino alle lacrime" (lettera dell'8 dicembre 1816 a Leigh Hunt). Al momento della composizione, Shelley si trovava con Byron sul lago di Ginevra.
I
L'ombra paurosa di una Potenza invisibile
aleggia fra di noi - visitando
questo variato mondo con ala incostante
come di fiore in fiore serpeggiano i venti d'estate, -
come raggi lunari che inondano i pini
della montagna, con sguardo incostante
visita ogni sembianza e cuore umano;
come colori e armonie della sera, -
come nuvole sparse al chiarore stellare, -
come ricordo di musica svanita, -
come qualcosa che per sua grazia sia
cara, e tuttavia più cara per il suo mistero.
The awful shadow of some unseen Power
floats though unseen among us, - visiting
this various world with as inconstant wing
as summer winds that creep from flower to flower, -
like moonbeams that behind some piny mountain shower,
it visits with inconstant glance
each human heart and countenance;
like hues and harmonies of evening, -
like clouds in starlight widely spread, -
like memory of music fled, -
like aught that for its grace may be
dear, and yet dearer for its mystery.
II
Spirito della Bellezza, che consacri
coi tuoi colori pensiero e forma umana
su cui risplendi, dove sei fuggito? Perchè
ti dilegui e abbandoni il nostro regno, l'immensa
cupa valle di lacrime, vuota e desolata?
Mi chiedo perchè il sole non tessa in eterno
i suoi arcobaleni su quella corrente montana,
perchè ogni cosa rivelata debba svanire e morire,
perchè paura e sogno e morte e nascita
rendano cupa la luce diurna di questa
terra con tali tenebre, - e perchè
abbia l'uomo in destino amore e odio, sconforto e speranza.
Spirit of Beauty, that dost consecrate
with thy own hues all thou dost shine upn
of human thought or form, - where art thou gone?
Why dost thou pass away and leave our state,
this dim vast vale of tears, vacant and desolate?
Ask why the sunlight not for ever
weaves rainbows e'er yon mountain-river,
why aught should fail and fade that once is shown,
why fear and dream and death and birth
cast on the daylight of this earth
such gloom - why man has such a scope
for love and hate, despondency and hope?
III
Nessuna voce da un mondo più sublime
ha mai dato risposta a sapiente o poeta -
per cui i nomi di Dèmone, Spirito e Cielo,
restano i testimoni del loro sforzo vano,
fragili sortilegi - la cui magia non vale
a disgiungere ciò che noi udiamo e vediamo,
il dubbio, il caso e la mutevolezza.
La tua luce soltanto - come nebbia sospinta verso i monti,
o musica emanata dal vento notturno
di fra le corde di un silenzioso strumento,
o luce lunare sul fiume a notte alta,
dona grazia e verità al sogno inquieto della vita.
No voice from some sublimer world hath ever
to sage or poet these responses given -
therefore the names of Demon, Ghost, and Heaven,
remain the records of their vain endeavour,
frail spells - whose uttered charm might not avail to sever,
from all we hear and all we see,
doubt, chance, and mutability.
Thy light alone - like mist o'er mountains driven,
or music by the night-wind sent
through strings of some still instrument,
or moonlight on a midnight stream,
gives grace and truth to life's unquiet dream.
IV
Amore, Orgoglio e Speranza sono nuvole vaganti
a noi concesse solo per qualche attimo incerto.
L'uomo sarebbe immortale e onnipotente se tu
sconosciuto e tremendo quale sei prendessi
dimora nel suo cuore col tuo spirito glorioso.
Tu messaggero di tutti gli affetti
che nascono e svaniscono negli occhi degli amanti -
tu, nutrimento del pensiero umano
come la tenebra alla fiamma morente!
Non andartene così come venne la tua ombra,
non andartene - finché la tomba non sia,
come la vita e la paura, un'oscura realtà.
Love, Hope, and Self-esteem, like clouds depart
and come, for some uncertain moments lent.
Man were immortal, and omnipotent,
didst thou, unknown and awful as thou art,
keep with thy glorious train firm state within his heart.
Thou messenger of sympathies,
that wax and wane in lovers' eyes -
thou - that to human thought art nourishment,
like darkness to a dying flame!
Depart not as thy shadow came,
depart not - lest the grave should be,
like life and fear, a dark reality.
V
Quand'ero ancora ragazzo cercavo gli spettri e fuggivo
per le stanze in ascolto, gli anfratti e le rovine,
e i boschi sotto le stelle, inseguendo con passi timorosi
speranze di discorsi illuminati coi morti scomparsi.
Mi appellavo ai nomi velenosi di cui si nutre la giovinezza;
non mi udivano - non li vedevo
allorché assorto meditavo sul destino
della vita, nell'ora dolce in cui il vento corteggia
ogni essere vivente che si ridesta per recare
notizie d'uccelli e di fiori -
improvvisa su di me la tua ombra scendeva;
urlavo, e congiungevo in estasi le mani!
While yet a boy I sought for ghosts, and sped
through many a listening chamber, cave and ruin,
and starlight wood, with fearful steps pursuing
hopes of high talk with the departed dead.
I called on poisoned names with which our youth is fed;
I was not heard - I saw the not -
when musing deeply on the lot
of life, at that sweet time when winds are wooing
all vital things that wake to bring
news of birds and bloosoming -
sudden, thy shadow fell on me;
I shrieked and clasped my hands in ecstasy!
VI
Giuravo che avrei dedicato a te e alle tue forze
le mie - non ho tenuto fede alla promessa?
Col cuore palpitante e gli occhi in pianto, perfino ora
invoco fantasmi d'innumerevoli ore,
ciascuno dalla sua tomba muta: in dimore piene di visioni
di meditato zelo e d'amorose gioie
hanno vegliato con me vincendo l'invidiosa notte -
essi sanno che mai gioia illuminò il mio ciglio
disgiunta da speranza che tu potessi liberare
questo mondo dalla sua tetra schiavitù,
che tu - O tremenda BELLEZZA,
potessi dare ciò che le mie parole non sanno dire.
I vowed and I would dedicate my powers
to thee and thine - Have I not kept the vow?
With beating heart and streaming eyes, even now
I call the phantoms of a thousand hours
each from his voiceless grave: they have in visioned bowers
of studious zeal or love's delight
outwatched with me the envious night -
they know that never joy illumed my brow
unlinked with hope that thou wouldst free
this world from its dark slavery,
that thuo - O awful LOVELINESS,
wouldst give what'er these words cannot express.
VII
Il giorno diviene più solenne e più sereno
appena la luna se n'è andata - c'è armonia
nell'autunno, e splendore nel suo cielo,
che durante l'estate non si ode o non si vede,
come se non esistesse, come se mai fosse esistito!
Fa dunque che il suo potere, come verità
della natura discesa sulla mia giovinezza
passiva, doni alla mia vita futura
la sua calma - e a colui che ti venera,
e ad ogni forma che ti contiene,
e a colui che tu, nobile SPIRITO, con i tuoi incanti
hai costretto a temere se stesso, e ad amare tutti gli esseri
umani.
The day becomes more solemn and serene
when moon is past - there is a harmony
in autumn, and a lustre in its sky,
which through the summer is not heard or seen,
as if it could not be, as if it had not been!
Thus let thy power, which like the truth
of nature on my passive youth
descended, to my onward life supply
its calm - to one who worship thee,
and every form containing thee,
whom, SPIRIT fair, thy spells did bind
to fear himself, and love all human kind.
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Lunaria
Ozymandias
Composta nel 1817. La fonte utilizzata da Shelley è Diodoro Siculo, che riporta l'iscrizione trovata in un tempio egizio: "Sono Ozymandias, re dei re". Ozymandias è il nome greco del faraone Ramsete II
Incontrai un viaggiatore, veniva da un'antica
terra e mi disse: due immense gambe di pietra
s'ergono nel deserto, senza tronco... Vicino, sulla sabbia,
giace a metà sepolto un viso smozzicato, e il cipiglio,
le labbra corrugate e il suo ghigno di freddo comando
dicono come esattamente lo scultore
abbia letto passioni che ancora sopravvivono, impresse
in quelle cose morte, alla mano che un tempo
le interpretò, e al cuore
che le nutrì: sul piedistallo appaiono
queste parole: "Il mio nome è Ozymandias, re dei re:
guardate alle mie opere, o Potenti, e disperate!"
Nient'altro resta. Attorno alle rovine
di quell'enorme rudere, le nude e sconfinate
sabbie deserte e piatte si stendono lontano.
I met a traveller from an antique land
who said: two vast and trunkles legs of stone
stand in the desert... Near them, on the sand,
half sunk, a shattered visage lies, whose frown,
and wrinkled lip, and sneer of cold command,
tell that its sculptor well those passions read
whi yet survive, stamped on these lifeless things,
the hand that mocked them, and the heart that fed:
and on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, kink of kings:
look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing besidee remains, round the decay
of that colossal wreck, boundless and bare
the lone and level sands stretch far away.
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Lunaria
Sonetto
Scritto nel 1818, ma pubblicato solo nel 1824. Per alcuni critici il tono del sonetto è derivato dal dolore per la morte della figlia Clara, ma il platonismo pessimistico che lo distingue non è da riferire necessariamente a un evento preciso.
Non sollevare quel velo dipinto, che quelli che vivono
chiamano Vita: per quanto forme irreali vi siano
rappresentate, e tutto quello che vorremmo credere
vi sia imitato a colori capricciosamente,
dietro stanno in agguato Paura e Speranza,
destini gemelli, che tessono l'ombre in eterno
sopra l'abisso cieco e desolato. Un tempo
conobbi un uomo che aveva provato
a sollevarlo: cercava
con il suo cuore tenero e sperduto
cose da amare, ma ahimè non ne trovò,
né trovò nulla di ciò che il mondo tiene
cui poter dare la propria approvazione.
Passò in mezzo alla folla distratta, splendore
in mezzo all'ombre, una macchia di luce
su questa lugubre scena, uno spirito in lotta
per giungere a cogliere il Vero,
ma come accadde anche al Predicatore non poté trovarlo.
"Sonnet"
Lift not the painted veil which those who live
call Life: though unreal shapes be pictured there,
and it but mimic all we would believe
with colours idly spread, - behind, lurk Fear
and Hope, twin Destinies; who ever weave
their shadows, o'er the chasm, sightless and drear.
I knew one who had lifted it - he sought,
for his lost heart was tender, things to love,
but found them not, alas! nor was there aught
the world contains, the which he could approve.
Through the unheeding many he did move,
a splendour among shadows, a bright blot
upon this gloomy scene, a Spirit that strove
for truth, and like the Preacher found it not.
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Lunaria
Ode al Vento Occidentale
"Ode al Vento Occidentale" ("Ode to the West Wind")
Scritta, secondo le parole di Shelley, in un bosco sulle rive dell'Arno, vicino a Firenze, il 25 ottobre 1819, fu pubblicata insieme al "Prometheus Unbound" nel 1820: obliante, appassionata unione con la forza naturale degli elementi, un confuso esaltante abbandono.
I
Oh tu Vento selvaggio occidentale, àlito
della vita d'Autunno, oh presenza invisibile da cui
le foglie morte sono trascinate, come spettri in fuga
da un mago incantatore, gialle e nere,
pallide e del rossore della febbre, moltitudini
che il contagio ha colpito: oh tu che guidi
i semi alati ai loro letti oscuri
dell'inverno in cui giacciono freddi e profondi
come una spoglia nella tomba,
finché la tua azzurra sorella della Primavera
non farà udire la squilla sulla terra in sogno
e colmerà di profumi e di colori vividi
il colle e la pianura, nell'aria i lievi bocci conducendo
simili a greggi al pascolo; oh Spirito selvaggio,
tu che dovunque t'agiti, e distruggi e proteggi: ascolta, ascolta!
Oh wild West Wind, thou breath of Autumn's being,
thou, from whose unseen presence the leaves dead
are driven, like ghosts from an enchanter fleeing,
yellow, and black, and pale, and hectic red,
pestilence-striken multitudes: O thou,
who chariotest to their dark wintry bed
the wingèd seeds, where they lie cold and low,
each like a corpse within its grave, until
thine azure sister of the Spring shall blow
her clarion o'er the dreaming earth, and fill
(driving sweet buds like flocks to feed in air)
with living hues and odours plain and hill:
wild Spirit, which art moving everywhere;
destroyer and preserver; hear, oh, hear!
II
Tu nella cui corrente, nel tumulto
del cielo a precipizio, le nuvole disperse
sono spinte qua e là come foglie appassite
scosse dai rami intricati del Cielo e dell'Oceano,
angeli della pioggia e del fulmine, e si spargono
là sull'azzurra superficie delle tue onde d'aria
come la fulgida chioma che s'innalza
sopra la testa d'una fiera Menade, dal limite
fioco dell'orizzonte fino alle altezze estreme dello zenit,
capigliatura della tempesta imminente. Canto funebre
tu dell'anno che muore, al quale questa notte che si chiude
sarà la cupola del suo sepolcro immenso, sostenuta a volta
da tutta la potenza riunita dei vapori
dalla cui densa atmosfera esploderà una pioggia
nera con fuoco e grandine: oh, ascolta!
Thou on whose stream, mid the steep sky's commotion,
loose clouds like earth's decaying leaves are shed,
shook from the tangled boughs of Heaven and Ocean,
angels of rain and lightning; there are spread
on the blue surface of thine aery surge,
like the bright hair uplifted from the dim verge
of the horizon to the zenith's height,
the locks of the approaching storm. Thou dirge
of the dying year, to which this closing night
will be the dome of a vast sepulchre,
vaulted with all thy congregated might
of vapours, from whose solid atmosphere
black rain, and fire, and hail will burst: oh, hear!
III
Tu che svegliasti dai loro sogni estivi
le acque azzurre del Mediterraneo, dove
si giaceva cullato dal moto dei flutti cristallini
accanto a un'isola tutta di pomice nel golfo
di Baia e vide in sonno gli antichi palazzi e le torri
tremolanti nel giorno più intenso dell'onda, sommersi
da muschi azzurri e da fiori dolcissimi al punto
che nel descriverli il senso viene meno!
Tu per il cui sentiero la possente
superficie d'Atlantico si squarcia
e svela abissi profondi dove i fiori
del mare e i boschi fradici di fango, che indossano
le foglie senza linfa dell'oceano, conoscono
la tua voce e si fanno all'improvviso grigi
per la paura e tremano e si spogliano: oh, ascolta!
Thou who didst waken from his summer dreams
the blue Mediterranean, where he lay,
lulled by the coil of his crystàlline streams,
beside a pumice isle in Baiae's bay,
and saw in sleep old palaces and towers
quivering within the wave's intenser day,
all overgrown with azure moss and flowers
so sweet, the sense faints picturing them! Thou
for whose path the Atlantic's level powers
cleave themselves into chasms, while far below
the sea-blooms and the oozy woods which wear
the sapless foliage and the ocean, know
thy voice, and suddenly grow gray with fear,
and tremble and despoil themselves: oh, hear!
IV
Fossi una foglia appassita che tu potessi portare;
fossi una rapida nuvola per inseguire il tuo volo;
un'onda palpitante alla tua forza, e potessi
condividere tutto l'impulso della tua potenza,
soltanto meno libero di te, oh tu che sei incontrollabile!
Potessi essere almeno com'ero nell'infanzia, compagno
dei tuoi vagabondaggi alti nei cieli, come quando
superare il tuo rapido passo celeste
sembrava appena un sogno; non mi rivolgerei
a te con questa preghiera nella mia dolente
necessità. Ti prego, levami come un'onda, come
una foglia o una nuvola. Cado
sopra le spine della vita e sanguino! Un grave
peso di ore ha incatenato, incurvato
uno a te troppo simile: indomito, veloce ed orgoglioso.
If I were a dead leaf thou mightest bear;
if I were a swift cloud to fly with thee;
a wave to pant beneath thy power, and share
the impulse of thy strenght, only less free
than thou, O uncontrollable! If even
I were as in my boyhood, and could be
the comrade of thy wanderings over Heaven,
as then, when the outstrip thy skiey speed
scarce seemed a vision; I would ne'er have striven
as thus with thee in prayer in my sore need.
Oh, lift me as a wave, a leaf, a cloud!
I fall upon the thorns of life! I bleed!
A heavy weight of hours has chained and bowed
one too like thee: tameless, and swift, and proud.
V
Fa' di me la tua cetra, com'è della foresta;
che cosa importa se le mie foglie cadono
come le sue! Il tumulto
delle tue forti armonie leverà a entrambi un canto
profondo ed autunnale, e dolcemente triste.
Che tu sia dunque il mio spirito, o Spirito fiero!
Spirito impetuoso, che tu sia me stesso!
Guida i miei morti pensieri per tutto l'universo
come foglie appassite per darmi una nascita nuova!
E con l'incanto di questi miei versi disperdi,
come da un focolare non ancora spento,
le faville e le ceneri, le mie parole fra gli uomini!
E alla terra che dorme, attraverso il mio labbro,
tu sia la tromba d'una profezia! Oh, Vento,
se viene l'Inverno, potrà la Primavera esser lontana?
Make me thy lyre, even as the forest is:
what if my leaves are falling like its own!
The tumult of thy mighty harmonies
will take from both a deep, autumnal tone,
sweet though in sadness. Be thou, Spirit fierce,
my spirit! Be thou me, impetuous one!
Drive my dead thoughts over the universe
like withered leaves to quicken a new birth!
And, by the incantation of this verse,
scatter, as from an unextinguished hearth
ashes and sparks, my words among mankind!
Be trumpet of a prophecy! O, Wind,
if Winter comes, can Spring be far behind?
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A... (Temo i tuoi baci, fanciulla gentile, ma tu)
Scritta alla fine del 1819 o all'inizio del 1820; è forse da considerare, come "Serenata indiana", uno dei testi per musica donati da Shelley a Miss Stacey. Pubblicata per la prima volta nel 1824.
I
Temo i tuoi baci, fanciulla gentile, ma tu
non hai motivo di temere i miei;
troppo profondamente il mio spirito è oppresso
perchè io possa opprimere anche il tuo.
II
Temo il tuo viso e la tua voce e i gesti, ma tu
non hai motivo di temere i miei;
la devozione del cuore con la quale adoro
il tuo cuore, sii certa, è innocente.
***
"To... (I fear thy kisses, gentle maiden)"
I
I fear thy kisses, gentle maiden,
Thou needest not fear mine;
My spirit is too deeply laden
ever to burthen thine.
II
I fear thy mien, thy tones, thy motion,
thou needest not fear mine;
innocent is the heart's devotion
with which I worship thine.
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Filosofia dell'amore
Basata su un canto di Anacreonte; si presume scritta nell'autunno del 1819.
I
Si fondono al fiume le fonti
e i fiumi con l'Oceano,
i venti del Cielo si uniscono in eterno
con dolce emozione;
niente in questo mondo è solo;
tutte le cose per legge divina
in un unico spirito si incontrano e si fondono.
Perchè non io col tuo spirito?
II
Vedi le montagne che baciano il Cielo
e le onde che si allacciano;
nessun fiore gemello sarebbe perdonato
se disdegnasse il fratello;
e il sole abbraccia la terra,
e il raggio della Luna bacia il mare:
che senso ha questa dolce fatica
se tu non baci me?
"Love's Philosophy"
I
The fountains mingle with the river
and the rivers with the Ocean,
the winds of Heaven mix for ever
with a sweet emotion;
nothing in the world is single;
all thing by a law divine
in one spirit meet and mingle.
Why not I with thine?
II
See the mountains kiss high Heaven
and the waves clasp one another;
no sister-flower would be forgiven
if it disdained its brother;
and the sunlight clasps the earth
and the moonbeams kiss the sea:
what is all this sweet work worth
if thou kiss not me?
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Lunaria
Sulla Medusa di Leonardo da Vinci nella Galleria Fiorentina
"Sulla Medusa di Leonardo da Vinci nella Galleria Fiorentina"
(On the Medusa of Leonardo da Vinci in the Florentine Gallery)
Scritta nel 1819, pubblicata nel 1824. La poesia è considerata un vero e proprio manifesto del concetto di bellezza caro ai Romantici: "il dolore e il piacere si combinano in un'impressione unica, in quei versi; dai motivi stessi che dovrebbero ingenerare ribrezzo... sgorga un nuovo senso di bellezza insidiata e contaminata, un brivido nuovo. Quel che può essere chiamato il fascino della corruzione... pervade ogni tratto della sua bellezza squisitamente compiuta." (Walter Pater)
I
Giace fissando il cielo della mezzanotte, supina
su una vetta montana annuvolata; più sotto,
possono scorgersi terre lontane e tremolanti;
l'orrore e la bellezza sono in lei divini.
Sulle sue labbra e le palpebre sembra posarsi
la grazia come un'ombra, da cui splendono
livide e ardenti, che sotto si dibattono,
le agonie dell'angoscia e della morte.
It lieth, gazing on the midnight sky,
upon the cloudy mountain-peak supine;
below, far lands are seen tremblingly;
its horror and its beauty are divine.
Upon its lips and eyelids seems to lie
loveliness like a shadow, from which shine,
fiery and lurid, struggling underneath,
the agonies of anguish and of death.
II
Pure è meno l'orrore che la grazia a volgere
in dura pietra lo spirito di colui che osserva,
là dove i lineamenti di quella morta faccia
sono scolpiti, finché tutti i caratteri si mutano
a diventare lei stessa, e perfino il pensiero li smarrisce;
è il melodioso colore della bellezza, gettato
attraverso le tenebre e il bagliore della pena,
che fa umana e armoniosa l'impressione.
Yet it is less the horror than the grace
which turns the gazer's spirit into stone,
whereon the lineaments of that dead face
are graven, till the characters be grown
into itself, and thought no more can trace;
'Tis the melodius hue of beauty thrown
athwart the darkness and the glare of pain,
which humanize and harmonize the strain.
III
E dal suo capo sorgono, come da un unico corpo,
pari all'erba che spunta da un'umida roccia,
chiome che sono vipere, si torcono, fluiscono,
intrecciano i lunghi grovigli fra loro,
e infiniti viluppi mostrano uno splendore di metallo
quasi a irridere la morte e le torture intime,
e con le loro mandibole scheggiate
segano l'aria solida. E da una pietra accanto
And from its head as from one body grow,
as grass out of a watery rock,
hairs which are vipers, and they curl and flow
and their long tangles in each other lock,
and with unending involutions show
their mailèd radiance, as it were to mock
the torture and the death within, and saw
the solid air with many raggèd jaw.
IV
un velenoso ramarro scruta ozioso quegli occhi di gorgone,
mentre nell'aria, attonito, un pipistrello orrendo
è svolazzato con folle sorpresa da quella caverna
dove la luce spaventosa era entrata violenta,
e si precipita come farfalla notturna
dietro una fiaccola; e il cielo della mezzanotte
ondeggia balenando, una luce assai più terrificante
di quanto non lo sia l'oscurità.
And, from a stone beside, a poisonous eft
peeps idly into those Gorgonian eyes;
whilst in the air a ghastly bat, bereft
of sense, has fitted with a mad suprise
out of the cave this hideous light and cleft,
and he comes hastening like a moth that hies
after a taper; and the midnight sky
flares, a light more dread than obscurity.
V
è la grazia tempestosa del terrore; poiché dalle serpi
lampeggia un bagliore di rame, attizzato
in quegli avvolgimenti inestricabili, che muove
attorno un vapore vibrante dell'aria, e lo rende
un sempre mutevole specchio di tutta la bellezza
e di tutto il terrore di quel capo: il volto d'una donna
di chiome serpentine che nella morte fissa gli occhi al cielo
dell'alto dell'umide rocce.
'Tis the tempestuous loveliness of terror;
for from the serpents gleams a brazen glare
kindled by that inextricable error,
which makes a thrilling vapour of the air
become an ever-shifting mirror
of all the beauty and the terror there -
a woman's countenance, with serpent-locks,
gazing in death on Heaven from those wet rocks.
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Lunaria
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